Identità pedagogica

La nostra scuola è una piccola realtà. 

La scelta di mantenere un certo numero di bambini corrisponde alla necessità di riuscire ad osservarli e conoscerli in tutte le loro sfaccettature. Le osservazioni, eseguite dalle insegnanti, vengono poi riportate in griglie predisposte ed eventualmente fornite ai genitori su richiesta. Tale materiale viene utilizzato anche per la promozione di una didattica inclusiva. 

Un altro aspetto centrale della scuola è la promozione della comunicazione scuola-famiglia. Il rapporto di ascolto con la famiglia è fondamentale per accogliere informazioni, dubbi o perplessità da parte della stessa al fine di garantire il benessere del bambino e delle figure genitoriali. L'obiettivo è far sentire accolta la famiglia e libera di poter esprimere i propri pensieri, sentendosi sostenuta nel proprio ruolo. Grazie alle condivisioni famigliari e alle osservazioni delle insegnanti è possibile favorire la realizzazione di una didattica affine alle potenzialità del singolo.

Inoltre, la scuola promuove l'importanza legata alla fase della riconsegna, durante la quale è basilare il dialogo scuola-famiglia. Infatti, i genitori hanno la possibilità di ricevere un feedback sugli accadimenti della giornata scolastica del proprio figlio/a.  

La regolarità di fruizione delle informazioni-comunicazioni favorisce la trasparenza del percorso scolastico e l'instaurazione di un rapporto di fiducia e collaborazione reciproca tra scuola e famiglia.

 

La scuola si divide in due sezioni eterogenee (blu e rossi) costituite da bambini di età diversa (3-4 e 5 anni).

La classe eterogenea favorisce negli alunni lo sviluppo di diverse capacità quali la collaborazione, l'aiuto reciproco, il sostegno e il rispetto del ritmo di apprendimento di ciascuno.  Inoltre, le classi miste promuovono l'apprendimento sociale, ovvero la possibilità di imparare gli uni dagli altri. 

In particolare, per quanto concerne il gruppo dei grandi, quest'ultimi hanno la possibilità di assumersi maggiori responsabilità nei confronti dei più piccoli attraverso i processi come l'affiancamento di un piccolo ad un compagno grande, che si occupa di lui aiutandolo. Tali raggruppamenti favoriscono il miglioramento dell'autonomia, lo sviluppo dell'empatia, dello spirito di squadra e dell'intelligenza sociale-comunicativa acquisendo in loro una maggiore autostima.

Allo stesso tempo, per i piccoli studenti questo accompagnamento assume una connotazione positiva nel campo dell'autonomia, del linguaggio, della conoscenza e tranquillità della giornata scolastica.

Infine, i mezzani osservando i più grandi tramite i meccanismi del "mutuo aiuto" e della "spinta all'emulazione" riescono a cogliere gli aspetti importanti della crescita, cercando in modo spontaneo di fornire il loro contributo al gruppo. 

Un altro elemento a sostegno della classe mista riguarda la possibilità del singolo di sentirsi più valorizzato nelle sue potenzialità. Egli sembra maggiormente in grado di sfruttare la “zona di sviluppo prossimale” (Vygotskij), l’area di apprendimento in cui le capacità cognitive proprie aumentano, grazie all’iterazione con una persona più esperta.

 

Lo spirito di squadra emerge anche nel gruppo delle colleghe. Infatti, durante il corso dell'anno scolastico, vengono predisposte attività in cui le sezioni sono mescolate oppure in cui i gruppi sono omogenei in modo da favorirne un'osservazione collettiva da parte delle stesse nei confronti degli studenti. Questa visione d'insieme integra le osservazioni condotte dalle figure professionali delle rispettive sezioni.  

Tale coesione si ritrova anche al momento della riconsegna, poiché tutte le insegnanti sono al corrente delle dinamiche giornaliere degli studenti.